Magyar verzió                                                                                                                           Versione Italiana 

Grazie al destino nel gennaio 2003 – a seguito di un incarico di ricerche, vinto da mio marito – ci siamo trasferiti per 4 anni nel paese dei nostri sogni, in Italia. Allora ci sembrava che fosse un periodo lungo, oggi è solo un attimo fuggente in mezzo a un mare di ricordi meravigliosi  che continueranno a vivere dentro di me e resteranno per sempre un’esperienza indimenticabile e determinante. 

All’inizio della nostra vita, trascorsa in Italia, un pomeriggio piovoso ed assonnato, stravolta per il frequente cambio degli affitti, stavo girando per alcuni negozi di oggettistica e ferramenta in cerca di oggetti per la casa. In uno dei negozi ho scoperto un angolo di hobbystica che mi ricordava il Paradiso, con delle bellissime carte, strumenti per creare, materie prime e tutto l’occorrente per realizzare nuove idee. E’ stato un colpo di fulmine, amore a prima vista, ho improvvisamente realizzato la possibilità infinita della creazione: ho incontrato il decoupage. Da quel momento in poi non c’è stato verso: la curiosità si è trasformata in voglia di imparare, l’hobby è diventata una passione, poi la mia professione. Ero nel posto giusto per questa professione, nel paese delle meraviglie. Non c’è posto al mondo che ispiri più dell’Italia. Chi ha predisposizione, l’Italia è la ricca messe delle impressioni. Il posto più ispirante è la Toscana dove ci siamo recati molte volte durante il nostro soggiorno italiano ma le occasioni non erano sufficienti per assaporarla tutta. Diventava sempre più difficile staccarsi dalla Toscana, ogni volta partivo con la sensazione di un’enorme perdita e con un sospiro profondo: quante cose ci sarebbero ancora da scoprire! Probabilmente avrei dovuto nascere lì.

La vera Toscana, quella che ispira è più bella ed incantevole di come me la immaginavo. Un paesaggio collinare, in primavera coperta da  fitti boschi verdi, i campi vestiti di mille colori dei fiori da campo. I colori, i profumi e le sensazioni che mi assalivano, mi facevano venire in mente la mia infanzia. Mi veniva voglia di comporre mazzi di fiori, composti di fiordalisi e papaveri rossi e fare la gara con il vento sulla collina tra le spighe di grano ancora verdi. In mezzo ai campi rovine di chiese e chiostri abbandonati da secoli, resti di tenute abbandonate. La riva del mare è meravigliosa, bella come un sogno, circondata da strapiombi in mezzo ai quali l’acqua piomba nel mare, il quale, avvolto in una nube bianca, si mescola col blu infinito del cielo sull’orizzonte.

Un angolo di paradiso, dove di notte il silenzio è caldo, marrone, soffice ed avvolgente, dove col calare della notte il bosco si riempie dei rumori dei suoi abitanti, al tramonto, nella luce del sole in declino le città antiche e gli angoli delle torri abbandonate rimbombano del cinguettio delle rondini, tubano le colombe tra i resti dei campanili e nel crepuscolo dell’alba minuscole lepri saltellano lungo i campi di grano.

Sulla cima di ogni collina c’è una cittadina medievale, antica, alcune delle quali quasi si attaccano al suolo o alla roccia. Tutto è ricoperto di una terra rossiccia, di origine vulcanica, diverse città furono costruite sul tufo vulcanico, le case costruite di questo tufo, conferendole un colore uniforme rossiccio. Questo colore è indescrivibilmente bello e demoniaco, quando al tramonto le raggi dorate del sole avvolgono le piccole città rossicce, situate sulle cime delle colline, che sembrano ardere in questo bagliore. Chi ha avuto la fortuna di vedere questo fenomeno una sola volta nella vita, non lo scorderà mai più.

Non per caso è la terra che aveva dato i miglior artisti, pittori, poeti e scultori all’Italia e al mondo. In questo mondo si può creare, anzi, SI E’ COSTRETTI a creare! Chi ha la capacità di aprire il cuore e gli occhi, può ricevere tutto quello che finora ha solo sognato. La gioia di vivere nelle città movimentate e spumeggianti, colme del rumore delle persone. Il silenzio avvolgente sopra le spighe dorate dei campi di grano raccolto al tramonto. Il compagno fedele, la solitudine tra i vicoli delle antiche città spopolate che rimbombano del vuoto e del peso dei secoli. La calma silenziosa e rinfrescante per le risposte dolenti e tormentose, alle quali non esiste alcuna risposta, tra la merlatura dei resti delle torri di antiche chiese abbandonate, nel grigio respiro dell’alba. Il relax perfetto per l’anima e corpo nell’acqua tiepida delle acque termali di zolfo di Saturnia. E la pace tra il mormorio monotono delle onde del mare, mentre nel vento umido bagna i grani di sabbia.

Non basta vedere la Toscana. Bisogna sentirla. Con tutti gli organi e sensi, nel sole splendente e col favore della notte, nello strano mondo dei sogni.

Mi è capitato di leggere da qualche parte che durante i nostri viaggi siamo sempre in cerca di qualcosa. Chi cerca rinfresco, chi uno scampo, qualcosa che può cambiare la nostra vita. Le pagine delle guide turistiche ci riempiono di informazioni che si trasformano in semplici dati statistici se non nasce una scintilla in fondo alla nostra anima, capace di riempire di vita il campo di papaveri oppure la campanile di una chiesa sull’orlo del crollo. Il vero viaggio ha inizio solo in questo momento: un viaggio verso il fondo dell’anima, dove le esperienze si trasformano in città, uniche, speciali e più belle di quelle reali, muri, tra i quali si può rifugiare dai problemi della vita reale.

E’ bello avere una città dove poterci tornare. Dove poter ritrovare forze nuove ed ispirazione. Durante l’ultimo viaggio a Toscana ho deciso: tornerò più spesso a Volterra. Certo, da ora in poi ci potrò tornerà più con l’anima che col corpo. Tornare nella città etrusca, la cui storia abbraccia diversi millenni. Ogni epoca c’ha lasciato qualcosa, ma il sole anche oggi penetra nei vicoli come 500 o 2000 anni fa. Con la mente sto sotto l’arco etrusco – sopra l’arco il tempo e le forze della natura hanno consumato le tre teste, scolpite nella pietra, facendole assomigliare ad una biglia – e mi sembra di sentire la carazze del vento che soffia dalla valle sul mio viso. Comincio a girare il mio anello, decorato con motivi etruschi – l’ultimo mio tesoro, acquisito durante la nostra ultima visita -, nella luce gialla dell’oro anime millenarie ballano sulla finestra dello studio, tra i raggi filtranti del sole.E ridono di me. E tutto quello che mi è rimasto della Toscana. Mentre fisso la finestra, comincia a piovere ed i granelli di polvere si trasformano in un’arcobaleno nel raggio del sole …

Oggi l’Italia rappresenta questo per me. E l’Italia, oltre a tante altre cose, è la culla della nuova moda della nostra epoca: del decoupage. Ho avuto l’opportunità di imparare questo mestiere, la creazione del bello, la passione della creazione dai migliori artisti italiani. Non c’è un posto migliore dell’Italia, ne sono convinta. Adesso, dopo esser tornata a casa, cerco di continuare la mia attività creativa, arricchitasi di questo bagaglio di esperienze e conoscienze, vorrei poterlo trasmettere e dividere con altri, predisposti e curiosi di conoscere la vera gioia della creazione tramite questa tecnica.

Il découpage è un’attività molto romantica e – secondo me – molto femminile. Non esitare, abbandona  le giornate grigie, monotone e avvilenti. Seguimi ed entra anche tu nel mondo della bellezza, armonia e creatività, dove nell’impero dei colori, delle fiabe e della fantasia, nella gioia della creazione, rinasce l’epoca nostalgica delle nostre bisnonne.

Ho studiato questi corsi in Italia:

  • - Affresco effetto bassorilievo/corso superiore di Lucia Piazza,

  • - Découpage pittorico sottovetro/corso superiore di Lucia Piazza,

  • - Découpage pittorico sopravetro/ corso superiore di Lucia Piazza,

  • - Finto affresco pittorico materico/ corso superiore di Lucia Piazza,

  • - Finto affresco/corso di Stamperia,

Dopo il corso affresco effetto bassorilievo con Lucia Piazza, a Milano in Ottobre 2007

 
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